BANGKOK – Spesso raccontiamo storie di soccorsi, eventi e approfondimenti basate sulla nostra realtà, la Croce Rossa Italiana, con presidi e tecniche sempre all’avanguardia. Capita di raccontare anche storie che giungono da paesi lontani, cronache di missioni della Federazione Internazionale, campagne di sensibilizzazione, progetti per lo sviluppo in paesi colpiti da carestie e molto altro ancora. Spesso però nei viaggi che facciamo in giro per il mondo, per lavoro o per vacanza, ci capita vedere (incuriositi) altre realtà di Croce Rossa. Colleghi volontari di paesi lontani, il cui approccio al soccorso è inevitabilmente contestualizzato al bisogno. Presidi differenti, tecniche diverse. Anche i temi e le propagande sulla sicurezza sanitaria, differiscono per paese. Questa estate abbiamo incontrato, in un viaggio di piacere, un’insolita Croce Rossa, il cui fine era comunque sensibilizzare la popolazione (e i turisti) sulle serie problematiche legate al veleno dei rettili che causano un’alto tasso di mortalità nella città di Bangkok: lo Snake Farm (Queen Saovabha Memorial Institute), gestito e coordinato dalla Croce Rossa Thailandese, dove vengono prelevati i rettili altamente tossici per il prelievo del siero e successiva produzione dell’antidoto. I turisti e abitanti possono vedere (e comprendere) quali specie sono pericolose (in Thailandia esistono circa 180 specie di cui 56 altamente mortali), come difendersi e come prontamente agire in caso di morso. Il centro, che si trova all’angolo tra Henry Dunant Road e Rana IV Road, è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 16,30. Al suo interno si possono vedere diverse specie di serpenti come il cobra reale e la vipera di Russel.