DESIO – Impressioni di un viaggio.
“…..Una volta riordinate le idee dopo il viaggio di domenica verso la Croazia, voglio scrivere le mie impressioni su questa esperienza importante sotto diversi aspetti. Il primo, la tragedia sconcertante che tocca questa famiglia: certo non è l’unica colpita da tale sofferenza, ma è quella per cui si è messa in moto una forza che definirei titanica. Tale forza è il secondo spunto di riflessione. Il tempo per organizzare una missione di tale portata è stato irrisorio e la disponibilità è stata pronta e decisa. Terzo punto: nove persone, che hanno dato la loro disponibilità per un “servizio” che non aveva il solito aspetto del noto, anzi. Nove persone che dalle 5 alle 23 hanno mantenuto una soglia di attenzione elevata e un tono dell’umore gagliardo, nonostante la profonda commozione legata alla situazione. E tutti (me esclusa ad onor del vero… sono in ferie!) al lavoro il giorno dopo. Ultimo punto. Sono stata volontaria per alcuni anni, esperienze di questo tipo però non ne ho mai fatte. E ciò che mi ha colpito è stato il rapporto di fiducia istantaneo che si è creato subito, dal primo ritrovo. Addirittura pensavo che si conoscessero già tutti, e che io e il dr. Castelli fossimo gli unici outsiders….”
“….La sensazione è durata una decina di minuti. Poi stop, l’obiettivo comune, la voglia di fare e di essere ha vinto su tutto. Potenza di Croce Rossa? Non so. Se esiste tale potenza credo sia merito di questi vissuti. Grazie quindi a tutti quelli che hanno fatto parte di questa domenica particolare. Al Presidente (che per inciso, è il mio papà… ma niente nonnismo!), ai ragazzi che c’erano, al dr. Castelli, al dr. Fossali della clinica De Marchi di Milano che ha tenuto con noi i rapporti per il trasferimento dei bambini, ai soprannomi che sono nati nel gruppo, al personale dei due ospedali croati che nonostante la barriera linguistica sono stati molto puntuali e anche a quello degli ospedali di arrivo (che hanno accettato i pazienti e la nostra stanchezza di fine giornata); grazie anche a chi ha lavorato dietro le quinte per il materiale e la preparazione dei mezzi (personalissimo a Leo Alfonsi!) con tutto quello che poteva servire in una situazione che alla partenza non era del tutto chiara, ascoltando paturnie e capricci di una giovane anestesista rianimatore che preferisce partire con un set per intubazione in più piuttosto che in meno; grazie a Marco Barbato di Nova per gli aggiornamenti sul sito in tempo reale e anche a chi quegli aggiornamenti li ha seguiti. Sicuramente ho lasciato indietro qualcuno, perché mi sono limitata a parlare di ciò che ho visto con i miei occhi, e per certo c’è altro in gioco… perché la forza è titanica dicevo…“
Eleonora Nava
@Crinova bellissimo!!
— Francesco Rocca (@Francescorocca) September 26, 2013
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